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Lavoro di drammatizzazione, curato dalla prof.ssa Tiziana Zedde e interpretato dai ragazzi della 3B, ispirato all’omonimo lavoro teatrale degli Oblivion, gruppo di artisti bolognesi.
Un modo alternativo per approcciarsi al celebre romanzo manzoniano mettendosi in gioco con le proprie doti canore, artistiche ed espressive.
Lavoro fortemente richiesto da tutti gli alunni che hanno vinto ogni forma di timidezza riscuotendo grandi consensi e apprezzamenti da tutti gli spettatori.

Un grande contributo è stato dato dalla sig.ra Raucci, madre di Sara, nella realizzazione dei costumi e dal prof. Giuseppe Arrius che ha dato il suo supporto tecnico sia nell’attrezzatura di palco che nella realizzazione delle scenografie.

Un laboratorio nato da un modesto confronto con la scuola americana di provenienza delll’alunna Lea di recente inserimento nella nostra scuola e che negli USA aveva Cucina come materia preferita....
Gli alunni della 1B e della 3 B destinatari del Progetto “L’Italiano in teglia “ hanno quasi quotidianamente l’opportunità di fare esperienze concrete di dosaggio di ingredienti, utilizzando le proporzioni e scoprendo le proprietà nutrizionali dei cibi. Impastano, condiscono, farciscono divertendosi, sporcandosi di farina e mangiando in un clima dove l’inclusione e la collaborazione sono le “ricette” più importanti.
Si lavora otto per volta a turno con gli ingredienti acquistati dalle generosissime famiglie degli alunni che collaborano in modo continuo e fondamentale; quindi i prodotti cucinati si offrono agli altri alunni che in quel turno non partecipano.
Si indossa il grembiule e il cappello da cuoco e si creano i piatti: biscotti, pizzette, crostate, pabassine, rustici, creme varie e torte. 
Sono due uomini (proff. Arrius e Castellano) e una donna (prof.ssa Zedde) i docenti travestiti da chef che cercano modestamente di trasmettere lezioni di cittadinanza attiva attraverso la cucina, l’organizzazione e il riordino degli spazi laboratoriali una volta finito di cuocere.
Tutto ciò per dimostrare che anche a scuola ci si può divertire imparando e mangiando cose genuine, artigianali e freschissime nella totale condivisione di spazi, intenti e obiettivi.

 

 

 

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Esercizio di scrittura per educare all’inclusione e all’affettività e per creare un produttivo clima di squadra all’interno della classe. Lavoro in lingua italiana e inglese che ha avuto inizialmente una motivazione di ordine espressivo ma che si è poi tradotta in un lavoro linguistico-comunicativo-relazionale.
Giocare con le parole e i sentimenti partendo dallo studio del testo descrittivo ha significato contribuire allo sviluppo di una maggiore sensibilità da parte della classe nei confronti della diversità che è sempre una speciale risorsa.
Il lavoro ha visto la collaborazione dei professori Arrius, Assorgia e Zedde.

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Un momento importante di collaborazione e crescita culturale per l’Istituto Comprensivo 3 in collaborazione con l’Associazione Culturale “Genti Arrubia” di Quartu S.Elena

Anche quest’anno il Corso E, della Scuola Secondaria di I grado, ha partecipato all’evento “Festival della Letteratura del Mediterraneo” organizzato dall’associazione culturale di Quartu “GENTI ARRUBIA”, che, come gli altri anni, ha proposto la lettura di libri caratterizzati da tematiche stimolanti che hanno permesso di concretizzare le stesse attraverso la didattica laboratoriale. Nell’edizione del Festival dell’anno 2017 è stato il libro della scrittrice Roberta Deiana “LA CUCINA DELLE JANAS” a suscitare nei ragazzi e negli insegnanti il desiderio di predisporre un laboratorio sulle erbe e piante aromatiche della Sardegna che vengono utilizzate nella cucina tradizionale, ma che svolgono anche azione medicamentosa attraverso la preparazione di infusi, decotti e alcolati.

In quest’ultima edizione, la IV del Festival, è stata la lettura del libro di Ada Lai “La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis, donna di Sardegna” ad ispirare gli alunni e gli insegnanti della classe 2a E che hanno allestito un allevamento di Bachi da Seta (Bombyx Mori). L’entusiasmo nato in questa occasione è stato piacevolmente contagioso, infatti, ha coinvolto anche alunni ed insegnanti della classe 1a C dello stesso Istituto e delle scuole “Duca degli Abruzzi” (Istituto Agrario di Elmas), “Convitto Nazionale di Stato” e “Liceo Michelangelo” di Cagliari.

Tutti, alunni ed insegnanti, hanno avuto subito come obiettivo osservare la metamorfosi di questo bellissimo ed affascinante insetto. Il risultato è stato questo: dei 24 bruchi allevati nelle 5 classi coinvolte, 20 hanno già formato i bozzoli con dentro la crisalide. Attualmente, quindi, siamo tutti in trepida attesa della fase finale ..….. la metamorfosi della crisalide in farfalla!

Per ora, gioiamo insieme, della risonanza che la nostra sperimentazione ha avuto anche sull’opinione pubblica. Un grazie di cuore all’Associazione “Gente Arrubia”, alla giornalista Giorgia Daga e all’Unione Sarda per l’opportunità offertaci; ai Dirigenti e alle famiglie degli alunni per l’interesse e il sostegno dimostratoci.

 

 

 

Il TG-IC3 è il frutto di un progetto portato avanti dalle 7 classi dei corsi europei durante le ore di "Competenze digitali". In ogni classe è stato scelto il tema del servizio e sono stati creati gruppi di lavoro con compiti specifici. Ogni servizio è stato annunciato in studio ed il risultato del lavoro di tutte le classi è stato montato nel telegiornale finale.

 

Nella scuola secondaria dell'Istituto Comprensivo n. 3 di Quartu S.E. si è concluso "Balla con OTTO", un progetto di robotica e stampa 3D del corso europeo in collaborazione con l'Arduino User Group di Cagliari. Il lavoro è basato su OTTO, un progetto Opensource, ed è consistito nella personalizzazione del disegno del robot OTTO, la stampa in 3D di tutte le parti del corpo, il montaggio della parte elettronica e la programmazione della scheda Arduino per eseguire il ballo di Smooth criminal. Al progetto, sotto la guida del prof. Piasotti, hanno partecipato 15 studenti delle classi 1^B, 2^B e 3^B che hanno completato il proprio robot.

Un ringraziamento a Leandro Zaccaria e l'AUGC ed, in particolare, a Michael Hernandez che si è prodigato per guidare gli studenti nella fase di montaggio di OTTO.

 

A completamento di un'attività di ricerca sulla raccolta differenziata, alla quale hanno partecipato tutti gli alunni della 3^B, è stata realizzata, sotto la guida del prof. Piero Piasotti, una app chiamata Dove Vapp?. 
Si è partiti dal perché occorra differenziare i rifiuti e quali sono i reali vantaggi in termini di sviluppo sostenibile. Molti studenti hanno evidenziato difficoltà a riconoscere dove i vari tipi di rifiuti vadano buttati, quindi abbiamo scaricato dal sito della DeVizia srl, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nell'area di Quartu S.E., un volantino che ordina alfabeticamente più di 300 diversi tipi di rifiuti con l'indicazione della categoria di smaltimento. Si è trasformata la lista in un database e sono state cercate sul web delle icone che potessero rappresentare tutti i rifiuti catalogati e le 6 categorie nelle quali sono stati suddivisi.

A questo punto si è passati all’attività di coding vero e proprio, con la realizzazione del gioco nella forma di una app per dispositivi Android, battezzata “Dove vapp?”, nella quale sono state implementate due diverse funzioni:

  • funzione quiz: trascina l'icona con il rifiuto che appare al centro (nella casella bianca in alto compare il suo nome) e rilasciala su una delle icone rappresentanti le 6 categorie di rifiuti. Un trillo segnalerà la scelta corretta: in questo caso la casella col nome del rifiuto diventerà verde; un buzz segnalerà la scelta sbagliata: in questo caso la casella col nome del rifiuto diventerà rossa e comparirà una etichetta con la risposta corretta.
  • funzione ricerca: digita il nome (anche una parte) di un rifiuto: selezionando uno dei rifiuti corrispondenti ad i criteri di ricerca comparirà in basso l'icona indicante dove va buttato.

“Dove vapp?” è disponibile gratuitamente su Google Play al seguente indirizzo: https://goo.gl/LLbVGg

Dopo la lettura in classe della biografia del giudice Giovanni Falcone, gli alunni della classe 1^B, durante lo scorso anno scolastico, hanno scritto individualmente una lettera da apporre all'albero di Falcone in Via Notarbartolo a Palermo, come è ormai tradizione da quando il magistrato è scomparso. Maria Falcone, sorella del magistrato, ha risposto in questi giorni ai ragazzi, ringraziando con questa lettera.

 

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